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La pubblicazione di parte dei "Diari" di Ioannis Metaxàs qui raccolti, quelli che vanno dal 1936 al 1941, offre la possibilità di rivisitare il periodo precedente all'attacco italiano alla Grecia del 1940 dalla prospettiva greca, offrendo una serie di indicazioni che chiariscono in che termini la stessa recepisse e rispondesse, negli anni immediatamente precedenti, alle lusinghe ed alle minacce italiane; la Grecia in realtà non aveva più dubbi su quanto attendersi a seguito dell'invasione italiana dell'Albania. Tale documento è anche primario complemento alle memorie dell'Ambasciatore Grazzi ("Il Principio della fine: l'impresa di Grecia", 2018), unitamente alle quali è possibile ricostruire, per voce dei due protagonisti di quelle vicende, un quadro esauriente dei fatti preliminari al conflitto. Nondimeno, i "Diari" di Metaxàs offrono un dettagliato rapporto dei complessi rapporti diplomatici tra la Grecia e gli altri paesi dell'area balcanica. Tali rapporti si articolarono in un complesso intreccio di alleanze e di proclamate non ingerenze, che permise alla Grecia di proteggere la propria fragilità militare ed economica da quella polveriera costituita da Paesi ancora soggetti alle precarie conseguenze delle guerre balcaniche. E infine i "Diari" rappresentano valido strumento per indagare sulla figura del Metaxàs, ancora oggi indagato da parte degli studiosi internazionali per la natura della sua dittatura, sulle cui caratteristiche il dibattito non si è esaurito.